Cos'è la cospirazione del cairo?

La Cospirazione del Cairo (anche conosciuta come Affare Lavon) fu un'operazione segreta israeliana fallita condotta in Egitto nell'estate del 1954. L'obiettivo era quello di sabotare le relazioni tra Egitto, Stati Uniti e Gran Bretagna, facendo sembrare che fossero opera di elementi egiziani. L'operazione, pianificata e condotta dall'intelligence militare israeliana (Aman), coinvolgeva un gruppo di ebrei egiziani che piazzavano bombe in diverse località civili, come cinema, biblioteche e centri di informazione americani e britannici.

L'obiettivo principale era quello di creare un clima di instabilità e insicurezza in Egitto, spingendo i governi occidentali a riconsiderare il loro sostegno al regime di Gamal Abdel Nasser. Si sperava che ciò avrebbe minato la nascente alleanza tra Egitto e i paesi occidentali e avrebbe preservato l'influenza di Israele nella regione.

Gli eventi si svolsero in maniera drammatica quando uno degli attentatori, Philip Natanson, fu arrestato dopo che la sua bomba prese fuoco prematuramente nella sua tasca. Questo portò all'arresto di altri membri della cellula. Il processo e le successive condanne portarono allo scoperto l'operazione israeliana e causarono un grave scandalo politico in Israele, noto come "Affare Lavon".

Le conseguenze della Cospirazione del Cairo furono significative. Portarono alle dimissioni del Ministro della Difesa israeliano, Pinhas Lavon, anche se la sua reale responsabilità nell'ordinare l'operazione rimase a lungo oggetto di controversie. L'incidente danneggiò gravemente la reputazione internazionale di Israele e contribuì a un clima di sfiducia tra Israele e l'Egitto, esacerbando le tensioni regionali che avrebbero portato alle successive guerre tra i due paesi. La vicenda ebbe un impatto duraturo sulla politica israeliana e sulla cultura di intelligence.